La campagna olearia 2023-2024 per l'olio extra vergine di oliva non sarà un'annata da ricordare.
In molte regioni italiane le condizioni climatiche di maggio e giugno hanno delusole aspettative per una produzione più abbondante rispetto all'anno precedente.
Le previsioni per la campagna italiana 2023 prevedono una produzione inferiore del 30-40% rispetto a un anno di produzione a regime.
Le piogge primaverili hanno ridotto l'allegagione in varie regioni e il caldo da record registrato in estate non ha ulteriormente aiutato.
La stessa Spagna, le cui produzioni vantano generalmente numeri da record, prevede una stagione di raccolta esigua a causa delle avverse condizioni climatiche.
I prezzi sono pertanto aumentati anche a causa della scarsa quantità di scorte di olio rispetto all'anno precedente, con l'olio extra vergine d'oliva che si aggira intorno ai 10 euro al chilo.
Nonostante le condizioni avverse e le preannunciate difficoltà nelle vendite per questa nuova annata, i consumatori sono sempre più interessati al mondo dell'olio extra vergine d'oliva.
L'Italia, primo paese consumatore e importatore, deve affrontare le sfide climatiche con determinazioni al fine di preservare il tessuto produttivo nazionale ad alto valore qualitativo.