vendemmia 2025 Colli Borbonici®

Vendemmia 2025: il sapore delle cose fatte insieme

Sabato 20 settembre 2025, ai piedi degli uliveti dei Colli Borbonici®, è andata in scena una piccola festa di fine estate: la nostra vendemmia. Non è il vino il cuore del nostro lavoro—lo sapete—ma ogni anno, quando l’uva è matura e l’aria del mattino sa di erba bagnata, torniamo in vigna con familiari, amici e vicini per raccogliere insieme ciò che la terra ci ha regalato. È un appuntamento che teniamo stretto perché, più che bottiglie, produce legami.

I grappoli di quest’anno

L’annata ci ha salutati con uva rossa e uva bianca di grande personalità. Tra i filari hanno brillato il Sangiovese e la Barbera, con acini compatti e profumi generosi, affiancati da una Malvasia chiara e profumata, pronta a regalare un sorso fragrante e allegro. Secchio dopo secchio, mano nella mano, i cesti si sono riempiti come si riempie una tavolata: lentamente, chiacchierando, con la leggerezza delle cose fatte senza fretta.

Accanto agli uliveti

La vigna qui convive con gli uliveti che danno il nostro olio: un paesaggio familiare che racconta la stessa lingua di pazienza e cura. Le foglie d’argento degli ulivi fanno da quinta ai filari; il fruscio leggero è lo stesso che ascoltiamo in autunno durante la raccolta delle olive. E non è un caso se vendemmia e olio, pur diversi, condividono lo stesso spirito: radunare le persone e trasformare un gesto antico in un bene comune per la tavola.

Non il nostro core business, ma la nostra storia

Colli Borbonici® non nasce come cantina. Eppure la vendemmia è un rito che non vogliamo perdere. Perché dietro ogni prodotto che porta in tavola convivialità c’è un racconto di mani, sguardi e risate. Le bottiglie che verranno saranno poche, forse imperfette, ma avranno il gusto dell’autenticità: quello che nasce quando si lavora insieme, quando i bambini corrono tra i filari, quando un nonno mostra come si gira il grappolo per non spezzare il tralcio, quando la merenda diventa un piccolo banchetto sull’erba.

Memorie di tempi “più poveri ma più felici”

La vendemmia è un ponte con il passato. Ci ricorda tempi in cui si aveva meno, ma si stava più vicini. Le cassette allineate, le mani appiccicose di mosto, il sole che scivola dietro la collina: sono immagini che parlano una lingua semplice. Non è nostalgia: è riconoscenza per una tradizione che continua a insegnarci misura, attesa, condivisione. In vigna, come tra gli ulivi, il ritmo non lo decide l’orologio ma la stagione. E in quell’armonia ritroviamo un pezzetto di noi.

Un brindisi che prepara la tavola

Il bello della vendemmia è che non finisce in vigna: continua quando ci si siede a tavola. Immaginiamo già il Sangiovese a interpretare i piatti della domenica, la Barbera a fare compagnia a una grigliata tra amici, la Malvasia a inaugurare un antipasto con un sorso fresco e profumato. Sono vini che non vogliono stupire, ma accompagnare. Come il nostro olio, che non cerca palcoscenici, ma illumina i sapori con discrezione.

Comunità, prima di tutto

Se c’è una parola che riassume la vendemmia 2025 è aggregazione. L’abbiamo fatto per stare insieme, per custodire un gesto che parla di cura e appartenenza. Questo è lo spirito dei Colli Borbonici®: costruire prodotti che avvicinano, che creano conversazioni, che fanno famiglia anche tra chi famiglia non è—ancora.

Alla prossima raccolta

Ora le uve riposano e cominciano il loro viaggio. Noi, intanto, ci prepariamo a un’altra stagione di lavoro negli uliveti. Porteremo con noi lo stesso entusiasmo, la stessa pazienza, la stessa voglia di ritrovarci—perché l’olio e il vino sono parenti stretti nella grande famiglia della convivialità mediterranea. E ogni raccolta, che sia d’uva o d’olive, è un modo per dirci che le cose più buone nascono quando si condividono.

Colli Borbonici®
Tra ulivi, vigne e persone: il nostro modo di stare insieme.

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